15-11-21
Una riflessione del Presidente Beniamino A. Piccone scritta per Momento Finanza.
Uno dei fattori di arretratezza del Sistema Italia è la carenza di un mercato maturo dei capitali. Se un’impresa vuole crescere e trovare le risorse per espandersi, spesso ha poche alternative, e quindi si affida al sistema bancario. Manca un mercato dei capitali di spessore, che possa garantire alternative di finanziamento.
Il private equity e il venture capital sarebbero una concreta opportunità ma sono propri piccini. E anche la Borsa italiana è fatta di poche e coraggiose società. Ci sono lodevoli eccezioni. Per esempio SECO, che da oltre quarant’anni opera nel mercato dell’alta tecnologia, progettando, sviluppando e producendo soluzioni tecnologiche proprietarie all’avanguardia per clienti industriali.
Seco: un’azienda italiana nel mondo dell’Internet of Things.
SECO, società toscana quotata al segmento STAR (Segmento ad Alti Requisiti, in termini di trasparenza, liquidità del titolo e corporate governance) è un esempio di impresa di successo che sta sfruttando in modo adeguato e intelligente il mercato dei capitali per crescere.
Il ticker, ossia il simbolo delle contrattazioni del titolo SECO è IOT, acronimo che sta per Internet of Things (internet delle cose o degli oggetti), termine che sentiamo in continuazione ma che facciamo fatica a capire di cosa si tratta. Sono infatti gli oggetti intelligenti, i cosiddetti “smart objects”, alla base dell’Internet of Things. Parliamo non solo di computer, smartphone e tablet, ma soprattutto degli oggetti che ci circondano all’interno delle nostre case, al lavoro, nella vita di tutti i giorni. L’Internet of Things nasce proprio dall’idea di portare nel mondo digitale gli oggetti della nostra esperienza quotidiana.
I prodotti SECO spaziano dai computer miniaturizzati alle soluzioni complete ad alta tecnologia e sistemi integrati hardware-software per mercati finali altamente diversificati, tra cui il medicale, l’automazione industriale, l’aerospaziale e la difesa, il wellness e il vending.
Il mercato in Italia dell’IOT nel 2019 ha cubato 6,2 miliardi di euro (+24% vs 2018), e il mercato delle vetture e dei contatori elettrici (Smart metering) ne costituiscono il 50%. Ma perché il mercato è così in crescita? Perché grazie ai sistemi hardware e software le imprese (soprattutto le grandi, le piccole – come spesso avviene – sono in ritardo) possono ottenere e lavorare sui dati raccolti. Sono i dati – i cosiddetti Big Data – ad essere il fattore critico di successo. Con i dati le imprese possono offrire ai clienti prodotti e servizi personalizzati e realizzare campagne di marketing personalizzate (profilare è diventato essenziale).
Seco: un esempio virtuoso che rafforza il Sistema Italia
Seco, dopo tanti anni, ha deciso di fare un grosso salto in avanti. Prima ha fatto entrare nella compagine azionaria il Fondo Fitec, gestito da Fondo Italiano di Investimento SGR, poi nel 2021 ha deciso di quotarsi sul mercato azionario italiano. Per due motivi: 1) per accogliere risorse fresche per la crescita e 2) per avere un titolo negoziabile in operazioni di acquisizione.
SECO non ha perso tempo. Appena quotata ha portato a termine due operazioni di M&A: la prima acquisendo Oro Networks, società americana con sede nella Bay Area di San Francisco, la seconda con l’acquisizione di Garz & Fricke Group (azienda tedesca) creando il campione Europeo nel mercato IoT-AI (Artificial Intelligence).
Dopo queste operazioni, si dà vita a un gruppo da oltre 180 milioni di euro di ricavi ed oltre 40 milioni di EBITDA entro il 2022. Insomma, mentre in Italia la finanza è vista come fumo negli occhi, ci sono imprese sane che riescono a cogliere le opportunità di crescita raccogliendo sul mercato le risorse finanziarie per poi andare in giro per il mondo a comprare. In questo modo il Sistema Italia si rafforza.
https://www.momentofinanza.it/seco-impresa-sfrutta-con-intelligenza-mercato-dei-capitali/
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