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Un ricordo di Giorgio Galli

E’ scomparso Giorgio Galli, straordinario politologo e uomo di pensiero.

Il ricordo del Presidente Beniamino A. Piccone

Negli anni è venuto moltissime volte all’APE e ne abbiamo sempre apprezzato le qualità umane e intellettuali.

Accanto al classico “Il bipartitismo imperfetto”, mi piace ricordare un volume a cui sono affezionato, “L’Italia sotterranea. Storia politica e scandali (1983)”, nei primi anni Ottanta, quando la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista potevano rubare il rubabile tanto l’opposizione non avrebbe mai potuto governare.

Giorgio Galli era una testa poliedrica. Trovava sempre nuovi filoni di studio. Negli ultimi anni si era speso studiando a fondo l’esoterismo e per il debordante potere delle multinazionali.

Gli sia lieve la terra.

Il ricordo di Pippo Amoroso, che lo conosceva bene.

Nell’estate del 1980 ho avuto la fortuna di trascorrere molte giornate in compagnia di Giorgio Galli in Engadina, passeggiando con lui lungo i sentieri costeggianti i cinque laghi della zona di St. Moritz ed i boschi limitrofi.

Giorgio era già famoso ed apprezzato per i suoi scritti, massime Il bipartitismo imperfetto.

L’uomo era molto  più complesso della sua pur meritata fama.

Curioso di tutto, apprezzava la buona tavola ed i vini di qualità, conosceva a fondo il calcio su cui si esprimeva con equilibrata competenza, aveva molto da trasmettere a chi, come me, aveva più di dieci anni di meno.

Nei suoi articoli settimanali pubblicati su  Panorama, in sole tre cartelle trattava gli argomenti dell’attualità politica con impareggiabile competenza, estrema sintesi ed un linguaggio talmente semplice da garantire a chiunque la completa comprensione.

La sua ultima lezione è stata, come tutto il resto della sua intensa vita, di grande valore per tutti: le enormi disuguaglianze  planetarie, prodotto malato del capitalismo senza regole da tempo imperante, vanno contrastate dando ai cittadini la possibilità concreta di controllare la gestione delle mega imprese che di fatto governano il mondo.

Uomo libero e dalla cultura enciclopedica, Galli aveva fatto nomi, cognomi e compensi  delle poche centinaia di persone che, nel totale anonimato e senza controllo alcuno, determinano oggi le nostre vite in tutte le scelte quotidiane, dalle più rilevanti a quelle di ordinaria amministrazione.

Occorre raccogliere la sua lezione e cercare di continuarne l’opera, anche se sarà molto difficile, senza di lui.

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